Kartell: quando il design incontra la sostenibilità

Kartell è indubbiamente una delle aziende simbolo nel mondo del design, ma è altrettanto nota per il suo impegno nella sostenibilità intrapreso già da tempo, con sperimentazioni dagli anni ’60 e ’70 in poi, oggi visibili nel museo aziendale.

Il manifesto di Kartell.

In occasione dei 70 anni dell’azienda, nel 2019, è stato presentato un manifesto della sostenibilità, che nel corso degli ultimi anni è stato sempre più ampliato e che coinvolge i materiali utilizzati, i processi produttivi e il conseguente risparmio energetico, fino allo smaltimento dei rifiuti. Anche nei prodotti finali l’impegno è tangibile, con l’utilizzo di polimeri riciclati e biomateriali, l’ottenimento di varie certificazioni per il legno (FSC), per i biomateriali (Tuv) e per le emissioni di CO2 (Greenguard). Si tratta di un vero e proprio manifesto industriale, incentrato sull’etica di un senso di responsabilità verso l’ambiente e verso le buone pratiche di sostenibilità, testimoniato dall’impegno del brand nello studio e nella sperimentazione di nuovi materiali ecosostenibili e performanti, come il legno, il bio e il riciclato. A dar forza alla scelta etica, anche il fatto che i costi dei materiali utilizzati non sembrerebbero variare rispetto a quelli provenienti dalla lavorazione petrolifera.

Il progetto A.I.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha favorito, inoltre, la realizzazione della prima sedia A.I., prodotta con materiale riciclato, le cui materie prime sono il frutto di un processo virtuoso di riutilizzo dei residui industriali. Realizzata con un tecnopolimero termoplastico riciclato, che deriva da materiale di accantonamento puro e non contaminato proveniente dai settori dell’automotive, dell’arredamento, del packaging e dell’elettrodomestica, conferma le grandi possibilità della tecnologia di oggi, in grado di riutilizzare gli scarti di materiale, garantendo allo stesso tempo qualità estetica e requisiti strutturali, mentre si riducono le emissioni da produzione industriale. Altra peculiarità del progetto A.I. è quello di essere stato concepito come sedia di design, direttamente da un’intelligenza artificiale, stimolata dagli input del designer Philippe Starck e dal know-how della Kartell. L’intelligenza artificiale, in questo modo, non ha sostituito la creatività del designer, ma ha supportato il processo aziendale, velocizzando la prototipazione, la progettazione e i test necessari, per un arrivo sul mercato in tempi rapidi, sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale.

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Fonte immagini: https://www.kartell.com/it/it/ktit