Rubinetteria: come scegliere quella giusta per una nuova casa

La rubinetteria, in una casa nuova, viene spesso scelta soprattutto guardando l’aspetto estetico dell’ambiente. Deve abbinarsi alle piastrelle e ai mobili o magari al colore delle pareti. Così facendo, però, si finisce per sottovalutare l’aspetto tecnico.

Ciò non significa che l’estetica non conti, ma sicuramente non è l’unico aspetto da tenere in alta considerazione, perché ogni dettaglio può essere decisivo.

Il rubinetto è un elemento piccolo quanto fondamentale per lo svolgimento delle azioni quotidiane, che devono avvenire in maniera funzionale e pratica.

Vediamo insieme quali sono i punti fermi da tenere quando si sceglie la rubinetteria per una casa nuova.

Miscelatori

La rubinetteria dipende sicuramente dal miscelatore, cioè il dispositivo che regola l’acqua e che si trova all’estremità o al centro di una tubatura, un condotto o un serbatoio. Ne esistono diversi tipi:

  • il miscelatore bicomando, classico elemento delle case vecchio stile, che presenta le consuete manopole rossa e blu, per acqua calda e fredda, che consentono di raggiungere la temperatura ideale grazie a una combinazione dei due flussi. In questo caso sono presenti due valvole, che a loro volta possono essere a vite o a disco ceramico, che dovrebbe anche essere più longeva. Anche in questo caso la scelta influisce sia sulla funzionalità tecnica che sull’estetica.
  • il miscelatore monocomando, tipologia più moderna, in cui il rubinetto è controllato da una sola manopola che si aziona dal basso verso l’alto e regola il flusso d’acqua, mentre ruotando a destra e a sinistra gestisce la temperatura. Sicuramente è una soluzione più pratica, perché è gestibile con una sola mano, ed è pure più economica. A seconda delle esigenze si può prevedere anche un miscelatore con sistema antiscottatura che limita l’apertura dell’acqua calda grazie a un anello, così come un limitatore della portata, che consente di risparmiare fino al 50% di acqua.
  • il miscelatore termostatico, è un tipo di rubinetto che garantisce il massimo confort, poiché consente impostare in maniera precisa la temperatura dell’acqua. Possiede due manopole, stavolta per regolare la temperatura e la portata dell’acqua. La temperatura va impostata una volta, per poi rimanere in automatico ad ogni utilizzo, con possibilità di un blocco della temperatura a 38 gradi, scongiurando il rischio di scottature. D’altra parte, anche il flusso d’acqua tende a interrompersi quando non è assicurata la miscelazione con l’acqua fredda.

La scelta dipende dalle esigenze tecniche ed estetiche, perché bisogna coniugare sempre comfort di utilizzo con un perfetto abbinamento di stile di arredo. Bisogna guardare sicuramente al design, ma anche alle esigenze personali e al gusto.

Materiali dei miscelatori

Fondamentale è anche la scelta dei materiali del miscelatore, che deve garantire resistenza e igiene, soprattutto in cucina. Un’ottima scelta è rappresentata dall’acciaio inox, che assicura durabilità, oppure l’ottone che richiama le cucine classiche, o il cromo, per un miscelatore particolarmente lucido.

Rubinetteria da bagno

Se ci soffermiamo solo sul bagno sappiamo che la rubinetteria va scelta in almeno tre sanitari, ciò il lavabo, la doccia e la vasca da bagno, cui si aggiunge anche il bidet. Nel caso del lavabo e del bidet la scelta della rubinetteria, va fatta in concomitanza, perché si tratta di elementi che, soprattutto in una casa nuova, devono integrarsi alla perfezione. Nel caso della doccia, si prevede solamente un raccordo di una doccetta con un tubo flessibile, in cui il rubinetto è fissato al muro o alla parete della cabina doccia. Per la vasca da bagno la rubinetteria contiene anche un deviatore che orienta la direzione del flusso d’acqua attraverso il beccuccio o la doccetta. Se nel primo caso si può riempire la vasca d’acqua, nel secondo è possibile guidare il getto d’acqua utilizzando il tubo flessibile. Per ogni sanitario le opzioni sia in chiave tecnica che estetica sono numerose. Sicuramente bisogna cercare di abbinare il rubinetto del lavandino a quello di doccia e bidet, anche da un punto di vista cromatico, soprattutto in caso di ambienti con particolari colorazioni.

E la cucina?

La rubinetteria da cucina ha, tra le peculiarità principali, la lunghezza del collo, superiore ad altri miscelatori, poiché necessità di ampio spazio per il lavaggio delle stoviglie. Spesso i miscelatori da cucina hanno anche una doccia estraibile, che si può regolare e consente di gestire il getto d’acqua. Altra particolarità è la capacità di ruotare, per essere utilizzati nei lavandini con più di una vasca. Questi rubinetti possono essere installati direttamente sul lavandino o anche sulla parete, in base allo spazio e alla forma del lavandino. Anche in questo caso, i miscelatori possono essere di più tipi, con quelli a monocomando che sembrano i più adatti.